Paolo Damiani - contrabbasso
Daniele Roccato – contrabbasso
con
Anais Drago - violino
Mariasole De Pascali - flauti
Francesco Fratini - tromba
Max Trabucco – batteria
Due artisti (e contrabbassisti) fra i più noti della scena internazionale in ambito sia jazzistico che classico-contemporanea, assieme a quattro straordinari e ormai affermati giovani musicisti, danno vita ad un concerto che vuole raccogliere la grande eredità creativa e performativa di Giovanni Bottesini.
Dicono Daniele Roccato e Paolo Damiani: ”Bottesini è stato uno straordinario innovatore. Facendo diventare il contrabbasso un'autentica miniera espressiva ci ha insegnato a vedere oltre le apparenze e le etichette. Ci ha insegnato che, simbolicamente, da qualunque luogo possiamo estrarre dei tesori, se solo abbiamo la cura di sgomberare il nostro campo creativo da preconcetti e strutture. Bottesini spesso elaborava temi popolari, come le arie d'opera, con le sue irresistibili soluzioni virtuosistiche. Le diverse versioni dello stesso pezzo, che troviamo sparse nelle varie biblioteche, come pure le testimonianze dirette, ci suggeriscono che fosse anche uno straordinario improvvisatore. Entrambe le prassi sono state successivamente sviluppate dalla cultura jazz. Un approccio filologico alla sua musica è fondamentale, ma credo anche che questo ci porti a raccogliere solo una parte della sua eredità. Se non vogliamo rimanere ad osservare il suo dito ignorando la direzione verso cui esso puntava dobbiamo proseguire nella sfida che la sua straordinaria avventura ci indica.
Il concerto non sarà su musiche di Bottesini, anche se compariranno, più o meno mascherate, diverse citazioni. Sarà piuttosto come raccogliere il testimone e avventurarsi, con fiducia e un po' di incoscienza, negli spazi sempre nuovi della fantasia”.
Paolo Damiani, cui nel 2020 il mensile Musica Jazz ha conferito il « Premio alla carriera », dal 1978 dirige proprie formazioni con cui ha partecipato ai più significativi festival del mondo, suonando in oltre 1500 concerti. Già direttore del Dipartimento di jazz presso il Conservatorio di Santa Cecilia, è stato direttore dell’ONJ – Orchestra Nazionale Francese di Jazz -, ha fondato e diretto diversi importanti festival internazionali di jazz (“Una striscia di terra feconda” e «Percorsi Jazz» di Roma, «Rumori Mediterranei» di Roccella Jonica, “Atina jazz”) e ricevuto innumerevoli nomine in commissioni ministeriali inerenti la ricerca e la formazione in ambito artistico e musicale.
Daniele Roccato è stato invitato a suonare nelle sale da concerto più prestigiose del mondo. Per lui hanno scritto Gavin Bryars, Ivan Fedele, Hans Werner Henze, Terry Riley, Nicola Sani, Stefano Scodanibbio, Sofia Gubaidulina (“…la sua interpretazione mi ha totalmente sconvolta, non ho mai sentito un contrabbasso suonare in questo modo”). Ha scritto le musiche per numerosi spettacoli di danza di Virgilio Sieni e diversi autori di teatro e di cinema, oltre ad avere collaborato con moltissimi artisti di riferimento nel campo della creazione estemporanea e dell’improvvisazione. Titolare della cattedra di contrabbasso presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, ha tenuto seminari presso i conservatori, le accademie musicali e le universià di Parigi, Berlino, Oslo, Copenhagen, San Francisco, Città del Messico, l’Havana.
|