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Le sculture di Michela Grossi in mostra al Teatro San Domenico
 
Le sculture di Michela Grossi in mostra al Teatro San Domenico
Le sculture di Michela Grossi in mostra al Teatro San Domenico

L’inaugurazione aperta al pubblico sabato 21 gennaio alle 17

Protagonista il tema del volto femminile. Le opere sono in terracotta e disegnano nello spazio geometrie essenziali.

L’artista: “Nella materia ricerco l’armonia assoluta delle forme”.

Le sale espositive del Teatro San Domenico a Crema ospitano dal 21 gennaio al 5 febbraio la personale della scultrice Michela Grossi. La mostra dal titolo #ALLHEADS_ presenta il percorso dell’artista cremasca che, dopo aver studiato e frequentato a lungo il mondo della musica, si è specializzata in disegno e pittura approdando alla scultura sotto la guida di Adorea Oirav.

Michela Grossi ha alle spalle diverse esposizione ed è anche pittrice, grafica, designer. Una sua opera è stata selezionata dal Polo della Cosmesi per premiare l’azienda vincitrice dell’Innovation Award 2022 durante l’ultima edizione dell’Innovation Day e ha collaborato con la Milano Design Week 2022 che ha organizzato gli eventi interni ed esterni del Salone del Mobile. Nelle scuole del territorio propone e coordina corsi di disegno, pittura e scultura.

“I miei volti femminili – spiega l’artista - disegnano forme essenziali e geometriche che dialogano apertamente con lo spazio e con la luce. Non sono interessata ad un contatto descrittivo con la realtà. Le mie opere riassumono sinteticamente altri dettagli anatomici fino a racchiudere l’intera figura in una ricerca costante della sintesi”.

In merito alla tecnica utilizzata: “Il lavoro con la terracotta è esposto ad un pericolo che non viene mai meno. È un materiale fragile che esprime tutta la precarietà dell’essere umano. È una tecnica che richiede grande attenzione, rispetto e sorveglianza di ciò che sta accadendo nella fase realizzativa. Il rischio di un collassamento è costante. Amo procedere attraverso un percorso di riduzione nel tentativo di raggiungere valori assoluti anche se le mie sculture non sono mai autosufficienti o isolate dal contesto che le circonda. L’interazione è un aspetto fondamentale. Voglio sempre instaurare una relazione”.

L’esito è una scultura visionaria, surreale, metafisica. Un’attitudine confermata dagli artisti che più hanno ispirato il suo percorso: Picasso, Fontana, Giacometti, Hepworth. In mostra sono presenti altri lavori come la serie degli ‘extraurbani’, delle sfere e dei bassorilievi che evidenziano un sapiente trattamento cromatico, il gusto di una raffinata ed esperta manipolazione, la capacità di orchestrare le luci e le ombre, la stilizzazione e la traduzione geometrica dell’immagine.

L’inaugurazione aperta al pubblico è prevista sabato 21 gennaio alle 17.00. E’ possibile visitare la mostra dal martedì al sabato dalle 16 alle 19, la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.