Mostra di pittura di Serena Marangon
Un ABBRACCIO è familiarità , affetto, amicizia, fratellanza, amore, conforto, presenza, cura, vicinanza. Ciò che guida questo percorso saranno le sensazioni trasmesse da ogni abbraccio e la pittura ogni volta sarà li a sottolineare, contrastare, sostenere.
Le tecniche utilizzate sono miste: è vero che ho una preferenza per l’acquerello e la sua freschezza, ma alcuni abbracci mi hanno ispirata a dipingere con l’acrilico su tela, con la grafite su carta, con il caffè…
Quando ho avuto l’idea di fare una mostra di pittura dedicata agli abbracci ho chiesto alle persone che frequentano il mio Atelier di mandarmi degli abbracci a cui ispirarmi e sono stata sommersa di fotografie di ogni tipo: bimbi abbracciati ai nonni, a cani e gatti, abbracci fra persone anziane, fra giovani innamorati, fra amiche del cuore. Di gruppo, di coppia, solitari o con il proprio peluche preferito.
Mi ha stupito e commosso la risposta che ho avuto: le persone mi hanno affidato ricordi molto intimi e preziosi.
Io ne ho fatto tesoro e ho preso spunto dalle centinaia di fotografie ricevute per trasformarle con il mio stile di pittura e sono diventate dipinti che raccontano tutte queste emozioni.
SERENA MARANGON
Nata e cresciuta in Piemonte, dopo il Liceo Artistico a Novara ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Urbino e si è laureata in Pittura a Brera. Trasferitasi a Milano ha lavorato come guida museale laureandosi nel frattempo in Scienze dei Beni Culturali con indirizzo Storia dell’Arte.
Vive a Crema dal 2007, dove è stata bibliotecaria, libraia, esperta esterna di arte nelle scuole del territorio.
Si è specializzata negli anni in Illustrazione per l’Infanzia con numerosi corsi e master in giro per l’Italia.
Dal 2020 i suoi laboratori artistici hanno un luogo accogliente e colorato dove svolgersi e da dove partire: l’Atelier di via Borgo San Pietro 22 è lo spazio in cui dipinge e dove insegna arte a tutti, dai 3 ai 100 anni.
Attualmente è in formazione come Arteterapeuta: una specializzazione in più che la porterà ad offrire alla città un ulteriore strumento creativo e uno spazio emotivo di cura attraverso l’arte.
