Ermal Meta sarà a Crema al Teatro San Domenico il 5 luglio alle ore 21,00, quale data zero del suo nuovo tour che lo porterà questa estate sui palchi più importanti della penisola.
Uno spettacolo nuovo che segna il ritorno del cantautore alla dimensione live in un anno per lui molto importante.
Il tour è stato anticipato il 3 maggio con l’uscita del nuovo album di inediti “Buona fortuna”, cuore pulsante della scaletta del concerto.
Un album che non è come gli altri, in quanto figlio del momento speciale che il cantautore sta vivendo, che a giugno lo vedrà diventare padre per la prima volta di una bimba che si chiamerà appunto Fortuna.
“Ognuno ha la sua fortuna, la rincorre instancabilmente. La vera fortuna però ti raggiunge quando meno te lo aspetti cambiandoti occhi e cuore. Buona Fortuna è una fotografia di quanto a volte ci affanniamo per afferrare il nostro destino non rendendoci conto che il più delle volte lo abbiamo già dentro. Quando mia figlia sarà abbastanza grande da poter capire la musica, se vorrà sapere come vedevo il mondo aspettandola, potrà ascoltare queste canzoni e conoscermi un po’ di più. Questo è un disco di memorie che cambieranno, rimanendo scolpite dentro di me.” – racconta Ermal.
Una riflessione sul reale significato della parola fortuna, vista da diverse angolazioni, e anche una dedica speciale alla figlia che Ermal e la sua compagna stanno aspettando.
Sulla copertina, da una balena bianca di melvilliana memoria partono dodici fili, undici bianchi e uno rosso, che si uniscono alle altrettante tracce che compongono album, ad ognuna delle quali è associato un simbolo. Il filo rosso conduce alla title track “Buona Fortuna”, rappresentata dal simbolo più importante che è quello della bussola. Nell’album due featuring d’eccezione: Jake La Furia in “Male più non fare”, singolo apripista dell’intero progetto, uscito lo scorso dicembre, e Levante in “Io e te”.
L’uscita dell’album è accompagnata in radio dal nuovo singolo “Mediterraneo”: “un luogo, un viaggio circolare in cui si incontrano anime e storie. Per ogni sguardo c’è una differente visione di quello che il Mediterraneo rappresenta.”