EVENTO inserito in CREMA IN SCENA PROSA 2024
A cura della Compagnia Si va in scena – Uni-Crema – Crema
Autore Dario Fo
Regista Enzo Lana
Questo atto unico del poliedrico Dario Fo, messo in scena per la prima volta al “Piccolo” di Milano nel 1958, invita il pubblico a riflettere su alcuni aspetti sociali in una cornice comica e di grande maestria stilistica.
Un ladro maldestro penetra in una casa signorile dove viene interrotto dallo squillo del telefono: è la moglie, che lo chiama facendo scenate di gelosia.
All’improvviso rientra in casa il proprietario dell’appartamento, l’uomo; è in compagnia della sua amante, la donna. È evidente da subito che i due vivono la loro relazione nel terrore di essere scoperti, dal momento che entrambi sono sposati.
Nel frattempo, per non essere visto, il ladro si è dovuto nascondere dentro la pendola. Quando è costretto a uscire dall’orologio, i due amanti si preoccupano soprattutto che possa rivelare la loro tresca e cercano il modo di non farlo parlare.
A questo punto l’arrivo di Anna, padrona di casa e moglie dell’uomo, non fa che aumentare la confusione e lo smarrimento degli altri personaggi. Gli equivoci si moltiplicano quando entra in casa anche la moglie del ladro.
Il tumulto di tradimenti, sotterfugi e bugie giunge all’apice con l’ingresso di Antonio, amante di Anna, il quale è anche il marito della donna, quindi dell’amante del padrone di casa.
I quattro si trovano dunque legati tra di loro nel doppio ruolo di coniugi-amanti e infedeli-traditi; sono faccia a faccia, sbugiardati dall’evidenza, ma costretti a fare buon viso a cattiva sorte.
Nell’ingarbugliato intreccio di tanti equivoci in miniatura, il ladro diventa la figura meno negativa e meno ipocrita presente sul palco. È con questa caricatura di eroe positivo, catapultato suo malgrado in un mondo di inganni, che la commedia sfocia in un travolgente e ironico finale a sorpresa: un secondo ladro, giunto per svaligiare a sua volta la casa, viene accerchiato dai quattro fedifraghi che lo tartassano di chiacchiere.